Stato d’emergenza per il granchio blu, non si può tentennare. Tutta l’estate non abbiamo fatto altro che discutere del granchio blu, ospite poco gradito in Polesine, ma non è un gioco per chi sta avendo dei danni piuttosto gravi.
Stato d’emergenza per il granchio blu
“Il riconoscimento dello stato d’emergenza per il granchio blu non è un brontolio, una lamentela immotivata di qualche isolato pescatore, ma una necessità ed una urgenza di un intero comparto che, nella sola Provincia di Rovigo, ha un peso economico e sociale determinante. Oggi, dopo mesi che il nostro Presidente Luca Zaia si era pronunciato sul problema, chiedendo un intervento rapido. Scopriamo che la condizione di emergenza deve essere concessa a Roma dalla Protezione Civile, la quale, però, non avrebbe ravvisato le condizioni per questa richiesta”.
Pressappoco così si è espresso il consigliere regionale Laura Cestari (Intergruppo Lega – Liga Veneta). La reazione è stata la conseguenza della notizia che si è diffusa, riguardo il fatto lo stato d’emergenza non può essere concesso per il granchio blu. Eppure per il comparto della pesca e per gli allevamenti dei molluschi l’emergenza c’è eccome.
Pescatori in Polesine – Stato d’emergenza per il granchio blu
L’emergenza per l’ecosistema non è “fuffa”, non è un gioco, poiché l’ospite blu sgradito, è davvero una calamità. Il Delta del Po e non solo si sta impoverendo per la voracità del granchio blu. “Non voglio sostituirmi a nessuno. Ma da rappresentante del territorio mi chiedo cos’altro serva ancora dimostrare ai tecnici del Ministero a Roma.
Oltre a quello che già abbiamo visto, documentato a più riprese e di cui parlano i giornali da molti mesi, che stiamo subendo incessantemente. Le vongole sono sparite, il nostro ecosistema è in bilico, i nostri pescatori continuano a pescare solo granchi blu e nulla resterà di questo settore se non saranno messe in atto subito una serie di misure fondamentali per fermare questa calamità naturale. Mi appello quindi al Ministro Musumeci, perché si interessi della questione con assoluta urgenza.
Delta del Po
E se i funzionari del Ministero non lo hanno ancora fatto. Li inviterò personalmente a vedere con i loro occhi i danni di questa calamità blu che sta distruggendo il nostro ecosistema”. Il ministro Lollobrigida dell’agricoltura ha stanziato dei fondi, ma qui si deve salvare ben altro. La perdita di posti di lavoro potrebbe essere dietro l’angolo, così come la cassa integrazione. L’ecosistema del Delta del Po è già di per sé delicatissimo e stiamo perdendo molte specie.
