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Adriatico liberato dall’inquinamento, è possibile!

Adriatico liberato dall'inquinamento - Stormo di uccelli

Adriatico liberato dall’inquinamento? Sì è possibile. Quindi, chi l’ha detto che l’inquinamento è irreversibile? Lo sapevate che ad oggi il Consorzio di bonifica ha realizzato 190 ettari di aree umide? Così come 68 ettari di boschi igrofili e 27 chilometri di fasce tampone.

Adriatico liberato dall’inquinamento

A questi si aggiunge una riqualificazione di 53 chilometri di canali di bonifica. “L’oasi di Noale, featuring Anbi Veneto e Acque Risorgive è l’emblema di questo grande sforzo compiuto per riqualificare aree, che sono state molto degradate. E’ stato possibile riutilizzandole per nuovi scopi e offrendole alla fruibilità dei cittadini, in un’ottica di sostenibilità e rigenerazione.  A preservare l’habitat di questo delicato ecosistema ci pensa il Wwf che è impegnato a tutelare questi snodi fondamentali per la conservazione della biodiversità e a promuoverne il valore attraverso un’attività didattica rivolta in modo particolare alle scuole. 

Adriatico liberato dall'inquinamento - Uccello Acquatico in foto

L’oasi rappresenta un fiore all’occhiello per Noale, che nel tempo è diventata punto di riferimento per un territorio più vasto in materia di riqualificazione dei fiumi e salvaguardia del patrimonio naturalistico.

Consorzio di Bonifica Acque Risorgive

Le acque Risorgive le si può visitare, previa prenotazione al 328.8574049, per una visita guidata di circa un’ora. L’inizio della visita in genere è per le ore 10.00 con ritrovo sul ponte di via Spagnolo.  Inoltre, come non possiamo non ammirare e sottolineare che ad esempio un parco naturalistico nell’area lagunare di Giare di Mira, per disinquinare la laguna di Venezia nell’area sud è qualcosa di fantastico.

Adriatico liberato dall'inquinamento - Uccello in foto

Si tratta di un progetto fantastici, che anche in futuro lo porterà il Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, Regione e Comune di Mira nei prossimi anni con un investimento complessivo di oltre 2, 8 milioni di euro. Orbene, si tratterà di un’area ampia ben 11 ettari per la fitobio depurazione.

Fitodepurazione

Tutto ciò allo scopo di migliorare la qualità delle acque sversate in laguna e favorire al tempo stesso un’oasi di biodiversità. Gli obbiettivi potranno essere raggiunti anche grazie agli invasi di laminazione e fitodepurazione. Il problema dell’inquinamento idrico è particolarmente acuto nella Laguna di Venezia e nell’alto Adriatico a causa dell’alto tempo di permanenza degli inquinanti in questi ecosistemi che presentano un lento ricambio idrico. E’ noto, infatti, che la Laguna di Venezia raccoglie oggi acque di scarico sia di origine industriale, agricola e urbana. La presenza di inquinamento concentrato, ha portato al progressivo deterioramento delle condizioni della qualità delle acque lagunari, e all’accumulo di inquinanti nei sedimenti lagunari.

Acque lagunari – Adriatico liberato dall’inquinamento

L’abbandono della manutenzioni di molti canali della circolazione periferica hanno accelerato il degrado, modificando le comunità vegetali ed animali. La riduzione dei microinquinanti nella laguna. Questo obiettivo può essere raggiunto tramite le stesse azioni pianificate per la riduzione dei nutrienti. E attraverso l’adozione nell’industria delle migliori tecnologie di produzione e di depurazione disponibili sul mercato, nonché promuovendo il riciclo dell’acqua.

Adriatico liberato dall'inquinamento - Passerella in foto

Di pari passo stanno procedendo la bonifica dei canali del porto industriale di Marghera, la messa in sicurezza delle loro sponde e la bonifica delle discariche.

Adriatico liberato dall’inquinamento, è possibile! ultima modifica: 2024-03-02T09:28:03+01:00 da Redazione

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