Zaia plaude Silvia Chiereghin che sceglie la qualità della vita, ed è un argomento che sta tenendo molto banco per molteplici motivi. Un tempo lasciare il posto fisso, era impensabile per un italiano, eppure la società italiana è molto cambiata. Oppure ha semplicemente sviluppato altre qualità e caratteristiche. C’è oggi chi vuole inseguire una realizzazione personale ad ogni costo, anche guadagnando meno e anche facendo dei sacrifici.
Zaia plaude Silvia Chiereghin
E’ accaduto poco fa che un’impiegata di banca veneta, abbia lasciato proprio il posto fisso e al giorno d’oggi un posto d’oro in banca, per fare la docente, ma c’è dell’altro. Quel lavoro la signora Silvia Chiereghin lo aveva da circa sedici anni ed era un’occupazione comoda, a due passi da casa. Eppure quel posto fisso, cozzava da troppo tempo con i suoi sogni e le sue aspirazioni. Il sogno della Chiereghin era quello di insegnare e qui forse qualcuno alzerà il sopracciglio.
Si sa che tanti hanno intrapreso la vita del prof o dell’insegnamento in generale come ripiego, ahimè è così. Quindi di insegnanti con la vocazione ne servono eccome. Il fatto che una persona abbia voluto lasciare il posto in banca per insegnare e per farlo, percorrere addirittura 260 Km fa un certo effetto. La signora ha dimostrato che si può voltare pagina anche a 48 anni, realizzando un sogno.
Silvia Chiereghin
Sicuramente era tanto che la Chiereghin coltivata questa passione, poiché il 1° settembre le è arrivata la comunicazione, che le notificava d’aver vinto il concorso per insegnante di ruolo, il suo desiderio della vita. Quindi, motivata e galvanizzata, ogni giorno affronta circa quattro ore in auto per andare a lavorare dal Veneto al Friuli Venezia Giulia.
Si evince che per lei, psicologicamente, la fatica sarà supportata da quello che lei percepisce come un miglioramento della qualità della vita. Ora insegna all’Istituto Marchesini di Sacile di Pordenone. La Chiereghin vive a Taglio di Po e non è poco. Al riguardo ha dichiarato: “La strada non mi pesa, meglio fare una fatica in più ma sentirsi realizzati. È il consiglio che do anche ai miei studenti : osate e inseguite i vostri sogni. Certo, spesso i sogni costano fatica”. La scelta è in linea con quella che molti altri stanno facendo.
Taglio di Po – Pordenone
Un tempo sarebbe stato impensabile, eppure molti altri si sono licenziati da un lavoro, seppur stabile, che però non era “il sogno”. C’è chi ha scelto di andare a vivere in montagna in un borgo semi abbandonato, oppure chi desiderava dedicarsi ad una particolare forma di agricoltura, o di allevamento. C’è poi chi vuole allevare api, o aprire un’attività artigianale. Lo stile di vita, un progetto e il sogno di cambiare vita, non restano più nel cassetto.
Quello che conta, almeno per alcuni, è la soddisfazione personale e la serenità. Il denaro e i potenziali guadagni hanno per taluni una valenza diversa, rispetto alla maggioranza. Dobbiamo prendere atto che in Italia c’è anche questa tendenza, forse dovrei dire controtendenza. Al riguardo Zaia ha detto: “coltivare a lungo i propri sogni dà la forza per lavorare per realizzarli”.Inoltre ha aggiunto(…)
Lasciare il posto fisso – Zaia plaude Silvia Chiereghin
“Silvia è l’ennesima dimostrazione di quello che sostengo da sempre: solo i pessimisti non fanno fortuna. A volte coltivare a lungo i propri sogni dà la forza per lavorare per realizzarli. Bravissima Prof!” Qualcuno alzerà il sopracciglio, tuttavia, guadagnare un insegnate con “la vocazione” è un tesoretto da tenersi da conto per la scuola italiana. Naturalmente i commenti sui social sono stai tra i più disparati e anche controversi.
