Arborea sarda e veneta, da emigrati polesani e trevigiani, passando per la sagra della polenta - itCrespino

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ASSOCIAZIONI DE EMIGRATI MEMORIA

Arborea sarda e veneta, da emigrati polesani e trevigiani, passando per la sagra della polenta

Arborea sarda e veneta - Sagra Della Polenta veneta

Arborea sarda e veneta, sì una realtà non molto antica, ma dalla storia sedimentata nei decenni e fatta di valori che dobbiamo riscoprire. Anche qui ci fu una bonifica importante, con a capo Giulio Dolcetta ingegnere vicentino, che sovrintendeva la Società Bonifiche Sarde. E così i primi 150 pionieri veneti, arrivarono da Rovigo alla fine degli anni ’20 e tutto ebbe inizio.

Arborea sarda e veneta

Quindi, a pensare alla bonifica non fu l’Opera Nazionale Combattenti come nell’Agro Pontino, ma una società privata dall’anima assolutamente veneta. Ad Arborea c’è oggi un museo della Bonifica, come possiamo vederne un altro pieno di significato anche a Latina già Littoria. Il museo è nel vecchio Mulino e racconta la storia delle bonifiche con un itinerario multimediale. Il MUBA, Museo della Bonifica, ospita filmati, foto e tanto altro sulla storia della cittadina.

Arborea sarda e veneta - Chiesa in foto

L’esposizione consiste in un percorso con pannelli interattivi e la riproduzione in scala della mappa della cittadina. Sono tutti dotati di una tecnologia che consente di percorrere l’itinerario espositivo, interagendo col materiale con un semplice “tocco”. Basterà quindi indicare una foto per avere le spiegazioni in proposito. Vale la pena dargli un’occhiata. Nelle foto in bianco e nero ci sono uomini e donne, fautori della bonifica di Terralba.

Bonifica di Terralba

Vediamo in foto belle ragazze emigrate dal trevigiano e dal Polesine, che lavorarono sodo e quei valori dovrebbero attraversare oggi l’Italia. Da allora è nata una realtà sociale da quelle parti, dove c’erano paludi malariche. Quelle stesse paludi, dopo la prima guerra mondiale, sono diventate campi pingui, produttivi e anche allevamenti di bovini che significarono moltissimo per tutto il territorio. Vale la pena sottolineare che all’epoca, la prima ondata di pionieri fu rodigina. Arrivarono cento braccianti del Polesine.

Arborea sarda e veneta - Vecchia Arborea in foto

Chi lo desiderava poteva rimanere, chiamando poi la famiglia e ricevere un podere. Ricordiamo Luigi Bergamin di Porto Tolle, podere 84, 24 ettari, strada n° 16. Mosè Tamburin di Bottrighe, podere 62, 24 ettari, strada n° 16 ovest. Leonardo Bovolenta di Corbola, podere 52, 12 ettari, strada n° 18. E avanti. Della famiglia Sargo migrarono in Sardegna, tre generazioni assieme, ovvero 24 persone.

Emigranti polesani

E’ un’epoca lontana, in cui le ragazze avevano un fazzoletto in testa quando lavoravano. Neanche immaginavano forse la realtà di circa diciottomila ettari di terra da lavorare. Il nucleo urbano nel 1928 era il Villaggio Mussolini, trasformatosi in Città Mussolinia. Infine Arborea, nome evocativo alla caduta del fascismo nel ‘44. E così durante il regime fascista, si completò  la bonifica della piana di Terralba, del resto già avviata in età giolittiana.

Arborea sarda e veneta - foto dei Pionieri Di Arborea

Tuttavia, si dovette attendere il secondo dopoguerra perché il piano urbano svoltasse. Solo allora  si debellò la malaria grazie all’opera della Fondazione Rockefeller che finanziò una vasta opera di bonifica tramite l’agente DDT. Terra di emigranti quella veneta, che è andata in giro per il mondo, lontano come in Venezuela e Brasile. Noti per essere grandi lavoratori della terra. Quei braccianti contribuirono ai lavori più duri per sanare la terra comunale ceduta alla bonifica.

Villaggio Mussolini

L’epopea della bonifica ricorda 300 famiglie del grande esodo. E da queste parti, la lingua veneta resiste ancora. Dice molto la chiesa e il suo stile. E’ d’obbligo ricordare  lo storico albergo nato con Mussolinia. Infine, ricordiamo che ogni anno l’ultima domenica di aprile oppure la prima domenica di maggio ha luogo la Sagra della Fragola, giunta alla 25ª edizione. Inoltre verso la fine del mese di settembre c’è la Sagra della Polenta. Questa seconda sagra è molto sentita dalla numerosa comunità locale d’origine veneto-friulana e romagnola. Infatti, si celebra principalmente dai discendenti dei coloni dal nord Italia.

Arborea sarda e veneta, da emigrati polesani e trevigiani, passando per la sagra della polenta ultima modifica: 2023-11-28T18:17:02+01:00 da Redazione

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