Rosalba Carriera artista di pregio e direi di prestigio, donna moderna, nasce a Venezia ed è in qualche modo, un emblema dell’emancipazione femminile in un campo che era ancora per gran parte retaggio degli uomini.
Rosalba Carriera
Pittrice e ritrattista, miniaturista su avorio, la Carriera ha introdotto i ritratti a pastello, riscuotendo un certo successo e notorietà in Europa. Come le sue sorelle, ebbe un’ottima educazione che comprendeva anche lo studio di francese e inglese. Sembra che Rosalba Carriera, abbia iniziato ad avere successo, grazie ai disegni casalinghi che elaborava per i merletti materni. Fu allora che i genitori decisero di farla perfezionare da abili maestri.
Cominciò la sua carriera artistica dipingendo le tabacchiere con quelle figure di damine graziose che divennero poi la sua fortuna trasposte nelle miniature su avorio. Ben presto iniziano a circolare i suoi lavori a pastello, tecnica che la renderà famosa in tutta Europa. Accettata all’Accademia nazionale di San Luca a Roma, con l’opera Fanciulla con colomba, esce anche dai confini veneti. Una precoce consacrazione arriva con il ritratto di Federico IV di Danimarca che per alcuni mesi soggiornò a Venezia.
Donne nella pittura
Mentre è dell’anno seguente un suo autoritratto divenuto molto noto perché conservato presso la Galleria degli Uffizi. Già famosa parte per Parigi. Durante il suo soggiorno parigino, che durerà un anno e mezzo, realizza circa una quarantina di ritratti di cui il più noto è quello del giovane Luigi XV. Il suo stile e i suoi pastelli diventano una moda parigina.
E’ addirittura eletta all’Académie royale de peinture et de sculpture. Fu considerato un evento particolarmente importante, non solo per il prestigio dell’accademia, ma anche perché erano ormai quasi quarant’anni che una donna non riceveva questo privilegio. Nel tempo lavora a Modena, dive realizza alcune tra le sue opere più note. Realizza le Quattro stagioni per il diplomatico inglese Joseph Smith, un autentico collezionista della Carriera. I quadri entrarono nella collezione reale inglese nel 1762 e Giorgio III. Questi dipinti troneggiavano nella sua camera da letto di Buckingham Palace.
Collezione Windsor
La peculiarità della Carriera era quella di saper scrutare il volto di chi le stesse di fronte, leggerlo in tutti i suoi particolari, capirlo e riuscire a trasporre con la pittura ciò che lei vedeva, tutto incorniciato da un profondo realismo come in Ritratto di signora anziana in cui dipinge in modo evidente il porro della signora, ritratta molto dolcemente.
Le opere che più destano la curiosità sono la serie dei suoi autoritratti, alcuni dei quali sono conservati a Venezia al museo del settecento a Ca’ Rezzonico, mentre altri fanno parte di altre collezioni, come l’autoritratto del 1740, della collezione reale di Windsor; altre opere sono esposte alla Pinacoteca di Dresda «Alte Meister». Il suo tocco di pittrice era lieve e conosceva i più sottili artifici della bellezza, la delicatezza delle vesti orlate, il capriccio di un riflesso o di un’ombra.
