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La mietitura in Polesine, romantica un tempo e ricca di simbolismi e significato

Mani Nel Grano

La mietitura in Polesine, un evento che scandiva la vita dei contadini e con rituali che tanti ancora ricordano. La mietitura un tempo durava molto, anche perché era poco o per niente meccanizzata. Era un lavoro che durava alcune settimane.

La mietitura in Polesine

Si faceva a mano e con il caldo era davvero dura sotto il sole. Iniziava anche a giugno, ma a luglio c’era l’apice. L’esperienza era importante, non ci s’improvvisava mietitori. Con la sinistra si teneva il fascio di steli di grano maturo e con la falce lo si tagliava a circa 20 centimetri da terra, né più, ne meno. I fasci, o mannelli si legavano formando le cove e nei campi si formavano i “cavajèun” a forma di croce.

La mietitura in Polesine - Grano maturo

Poi a fine mietitura, si caricavano a mano e si portavano sull’aia, dove giungeva la “machina da bàt”. La gente era sempre pia e devota e umile soprattutto. La spigolatura era quasi sacra. Anticamente le fasce più umili e bisognose, potevano raccogliere gli avanzi della mietitura, ovvero facevano la spigolatura. Era usanza diffusa, ma si adoperavano in tanti, ovvero uomini, donne, bambini e anziani.

Vita contadina polesana

Non c’era orario, ci si dava da fare come si poteva, anche di notte. Quei chicchi non si potevano e non si dovevano perdere. Quel grano che aveva molto di sacro, come è sempre stato, non doveva restare alla mercé degli uccelli che ne avrebbero fatto razzia. Gente pia, quella polesana, che ringraziava Dio con assoluta devozione, per ogni chicco. La messa era poi era un “dictat” per tutti e se si doveva lavorare, ci si andava anche al mattino presto. Si celebrava anche alle cinque.

La mietitura in Polesine- Pane sfornato

Era la messa della mietitura, a cui si partecipava prestissimo, ma già all’albeggiare, per consentire ai contadini di sfruttare tutte le ore di luce disponibili. Soprattutto bisognava lavorare se possibile con il fresco. La mietitura generalmente iniziava intorno a San Giovanni. I contadini, non potevano comprarsi costosi profumi. Per San Giovanni avevano già fatto l’acqua profumata con i fiori nella ed era una ricchezza.

La spigolatura – La mietitura in Polesine

Naturalmente i contadini si aiutavano tra loro. Quindi a turno si andava nel campo dei vicini o dei parenti. Il tutto non accadeva mai in modo casuale, poiché il lavoro sarebbe stato disordinato. Si creava una sorta di gruppo di lavoro che compiva movimenti cadenzati. I mietitori, e le mietitrici eseguivano gesti automatici, lenti ma cadenzati, eppure agivano con naturalezza atavica. Facevano i covoni di grano un po’ per volta e li legavano con una certa maestria. Una volta fatti i covoni bisognava ammucchiarli per far asciugare bene la spiga.

La mietitura in Polesine- Falce per mietere

Considerate che ogni volta che incombeva un temporale bisognava coprire tutto con una cerata. Doveva arrivare poi la macchina trebbiatrice, quasi una magia. E quante cose accadevano in quelle ore di lavoro. Si stava assieme tante ore, si lavorava tanto, ma si parlava, discuteva e nascevano anche degli amori.

Trebbiatura

Tante ragazze cercavano di ripararsi sotto un cappello di paglia per non scottarsi troppo, ma cercano anche di farsi carine, e cercavano anche marito. Quando si lavora tanto, c’è poco tempo per passeggiare e quei momenti, erano condivisi con tanti bei giovanotti. C’erano i momenti del pasto, della frutta, la merenda, il pranzo e un bicchiere di vino, da sorbire all’ombra di qualche albero da frutta. Una volta raccolto il grano nei sacchi, una piccola parte si lasciava per la semina autunnale.

Il resto doveva diventare farina. Proprio quella farina, nata dal grano biondo era come una polvere miracolosa. Quelle spighe d’oro non c’erano più e sembrava una magia. Da quei sacchi derivava il sostentamento, il pane ed è facile capire che era sacro una volta, molto più di oggi. Lo si considerava davvero la vita, direi benedetto e mai si buttava via.

La mietitura in Polesine, romantica un tempo e ricca di simbolismi e significato ultima modifica: 2023-07-05T18:53:11+02:00 da Redazione

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