Autosufficienza energetica, l’obiettivo da perseguire sembra proprio che sia a portata di mano. Sicuramente c’è molto da fare riguardo l’inquinamento e l’idea di abbandonare il “fossile” non deve restare solo un’idea appunto, ma arrivare alla piena e totale autosufficienza energetica è qualcosa che fino a poco tempo fa non sembrava facilmente raggiungibile.
Autosufficienza energetica
“Finpesca S.p.A., azienda di Porto Viro leader a livello nazionale nella trasformazione e nelle commercializzazione del pescato si sta muovendo in modo molto veloce in questo senso. Lo ha spiegato, infatti, una recente, breve nota stampa dell’azienda sopra citata. Al riguardo, l’azienda prosegue e persegue soprattutto questa strada, con l’assoluta convinzione che il proprio cammino sulla strada della massima sostenibilità non sia discutibile.
La progettazione in cosa simili è fondamentale. Dopo le due finali nazionali consecutive nel concorso per l’ideazione e lo sviluppo di imballaggi; il meno impattanti possibile per l’ambiente, ora un ulteriore impulso verso il conseguimento della piena autosufficienza energetica. Sappiamo che il differenziato nel pattume e quanto incida l’imballaggio, per questo si deve cercare di abbattere lo scarto il più possibile. E’ vero che sembra non bastare mai, ma i numeri danno ragione agli italiani e l’impegno è palpabile.
Tumiati Impianti S.r.l.
L’area polesana è bella, ma fragile e l’impatto ambientale sull’ecosistema deve essere il più leggero possibile. Orbene, l’attuale parco fotovoltaico, infatti, costruito e via via ampliato sia sul tetto della sede di Finpesca che su quello della adiacente divisione di Aquolina è già un esempio. Inoltre lo si completerà con un innovativo impianto messo a terra. Ciò sarà anche possibile grazie alla collaborazione con Tumiati Impianti S.r.l., un’impresa altamente specializzata di Porto Viro che opera da anni nel fotovoltaico”.
L’Italia nella sual completezza ha un’esposizione solare che tanti ci invidiano, e noi dobbiamo sfruttarla nel migliore dei modi. Si tratta di un progetto realizzato su un terreno industriale di circa 20.000 mq di proprietà adiacente alla sede di Finpesca. Che non andrà pertanto in alcun modo a sottrarre terreno all’agricoltura. Ciò consentirà a Finpesca di raggiungere l’importante traguardo della generazione da fonti rinnovabili.
Pannelli Trina Solar e 9 Inverter Huawey
Lo sarà di una quota di energia pari al 75% del proprio consumo. Altrettanto impressionanti i dati relativi alle emissioni risparmiate: il nuovo parco, infatti, una volta a regime eviterà la produzione di 500 tonnellate di anidride carbonica per anno”. Detto progetto prevede la realizzazione di un impianto da 995,4 kw. Composto da un totale di 2.370 pannelli Trina Solar e 9 Inverter Huawey, che consentiranno di generare annualmente 1.200.000 kwh, pari al consumo medio di 500 famiglie. Sono cifre fino a qualche tempo fa inimmaginabili, ma che ci inorgogliscono.
