Fiori selvatici in pastella, fritti, come ad esempio i fiori di acacia, sono una delizia della primavera inoltrata. Andare in bici per campi e a fare una passeggiata, può essere quindi molto proficuo.
Fiori selvatici in pastella
Tra tutti i fiori selvatici e le erbette, quelli di acacia sono tra i migliori e i più noti. Sono originali e molto particolari, perfetti per un pranzo succulento a primavera. Un piatto molto originale che saprà stupire i commensali. I fiori di acacia, tipicamente primaverili; almeno una volta all’anno bisogna provarli e unire l’utile al dilettevole. Il loro sapore ricorda un po’ quello dei fiori di zucca, poiché molto delicato e piuttosto leggero.
L’ideale per la riuscita del piatto, è usare i fiori appena sbocciati e raccolti lontano dagli scarichi delle auto. Tutto sommato, si tratta di piante facili da trovare; specie lungo i corsi d’acqua. Preparateli subito quindi, appena colti, per evitare che i fiori appassiscano. Consiglio di usare un olio di semi vari leggero come quello di arachidi. Tenete da parte venti o trenta fiori di acacia. Procuratevi 200 gr. di farina 00, 1 pizzico di sale.
Frittelle di lavanda e cannella
Tenete a portata di mano dell’acqua che dovrà essere freddissima. Come prima cosa mettete in freezer per almeno una mezz’ora l’acqua; che poi dovrete usare per la pastella. Prendete i fiori di acacia e controllate che siano puliti. Mondateli, poiché si potrebbe essere insinuato qualche insetto. Eliminate le foglie e tagliate lo stelo, mantenendone uno lungo soltanto. Scaldate l’olio dentro una padella abbastanza capiente.
Preparate la pastella, unendo in una ciotolina la farina setacciata; un pizzico di sale fino e l’acqua fredda presa di freezer. Sbattete con una frusta o con un frullatore, per togliere tutti i grumi e le bolle d’aria. Quando la pastella sarà densa, prendete uno per volta i rametti di fiori d’Acacia; immergeteli con la pastella; e lasciate scolare l’eccesso. Poi metteteli a friggere dentro la padella con olio già caldo. Aspettate una ventina di secondi prima di girarli a dovere; avendo cura di dorarli.
Frittelle di borragine al timo tra i fiori selvatici in pastella
Quando saranno belli dorati e croccanti; scolateli e adagiateli sulla carta assorbente per togliere l’olio in eccesso. Salate a piacere e serviteli ancora caldi. Se avete preparato molta pastella e la passeggiata in campagna è stata proficua, potete friggere ancora delle erbette e dei fiori prelibati. Potete patellare anche i classici fiori di zucca. Oppure potete fare della frittelle di borragine al timo. Tra le erbe spontanee che potrete utilizzare per preparare le frittelle, c’è quindi la borragine.
Se volete fare un’ottima figura, vi consiglio però di rifare la pastella e farla senza uova. Potete prepararla con farina di riso, bicarbonato e delle foglioline di timo. Mondate la borragine, spezzettate il timo, poi immergete in questa pastella un po’ di composto e con un cucchiaio buttate in olio bollente. In alternativa, potete fare delle frittelle dolci di farina integrale con cannella e lavanda.
pastellare fiori di sambuco
Per preparare queste frittelle dolci dovrete aromatizzare del miele con i fiori di lavanda. Mondate a dovere la lavanda che avrete colto in campagna. Mettetela in pastella un po’ come nella ricetta veloce precedente. Provate le frittelle di fiori di sambuco. Vi serviranno della farina 00 per preparare la pastella per la frittura, acqua frizzante e un pizzico di zucchero. In alternativa, potete usare anche del tarassaco. I fiori vanno castellati come spiegato in precedenza.
Con le foglie di tarassaco invece, si possono preparare delle frittelle senza uova. Se volete, potete fare una semplice pastella con acqua e farina di ceci. Alla fine vi serviranno foglie di tarassaco e olio per friggere. Lasciate le foglie di tarassaco intere. Pastellate e buon appetito.
