Gianna di Chef Rebecca Wilcomb, un successo! La cucina polesana si basa su tradizioni che affondano nel tempo. Esistono molti piatti e consuetudini che sopravvivono nelle trattorie e nei ristoranti di tutto il Polesine; come il bundlin, tagliatelle, faraona in tecia, la cacciagione verso Loreo, Contarina, Polesella, i malafanti, la mistoca, il sabadun, o i bisati del Delta.
Gianna di Chef Rebecca Wilcomb
Forse non capita spesso negli U.S.A. di mangiare i tortellini in brodo, fatti a mano, così come gli gnocchi al ragù o con la cannella. La cucina polesana tuttavia, ne ha fatta di strada, arrivando dall’altra parte del mondo. Non è affatto male la parabola vincente e in ascesa di Rebecca Wilcomb. Chef di tutto rispetto, ha aperto già da tempo, un fantastico ristorante a New Orleans. Aveva già lavorato a lungo come chef a Herbsaint; vincendo anche numerosi premi tra cui il “James Beard Award for best chef: South”nel 2017.
La Wilcomb ha infine aperto “Gianna”, il suo ristorante, che si chiama così in onore della nonna. Si tratta di un omaggio niente male! Un riconoscimento e un tributo verso una “matriarca” da cui ha imparato moltissimo. Polesana purosangue, e precisamente di Trecenta, dove ha imparato il mestiere; da tempo l’ha esportato negli U.S.A.
Cucina polesana
A quanto pare, Fin da piccola chef Rebecca ha iniziato ad appassionarsi al mestiere. Aiutava la nonna e anche la mamma Graziella già sui fornelli casalinghi. Chef Rebecca non è solo autodidatta e non ha solo imparato il mestiere in casa. Ha frequentato diversi corsi che hanno limato e raffinato il suo talento naturale. Lo dimostra la vittoria del prestigioso premio James Beard Foundation Awards; di fatto l’Oscar per la cucina, secondo i bene informati.
Il premio riguarda circa quaranta categorie di professionisti; tra chef, pasticceri, esperti di vini e strutture per la ristorazione. Nella motivazione del premio, all’epoca di chef Rebecca si scrive come della migliore chef degli stati del Sud; tra Alabama, Arkansas, Luisiana e Florida. I tempi sono maturi e la Wilcomb decide di fare il grande salto. Dopotutto tutti i grandi cuochi sogano di aprire un ristorante proprio, dove sbizzarrirsi e avere lo scettro.
Radicchio di Treviso
E’ così che è nata “Gianna”, dove regna un’atmosfera elegante e molto “polesana”. Sembra facile ingolosire gli americani abituati a tanto cibo spazzatura, con della succulenta cucina italiana. Tuttavia oggi i palati raffinati sono un po’ dappertutto; però fino ad ora sembra che il radicchio rosso abbia avuto la meglio. Forse però la chiave di volta della riuscita e del successo del ristorante “Gianna”, è la tipica semplicità della cucina polesana in particolare e italiana in generale. La tendenza di oggi che accomuna gli chef italiani è una certa leggerezza, senza appesantire con eccessi.
Ciò li rende più godibili, digeribili e la sazietà non si sposa con quel senso di “piombo” di un tempo; quando ci si alzava da tavola barcollando satolli e barcollanti. I clienti si aspettano molto dai ristoranti italiani e anche chef Rebecca, propone prodotti di qualità esclusivamente italiani.
Riso del Delta del Po e Gianna di Chef Rebecca Wilcomb
Quindi, avanti con la classica polenta gialla che ha sfamato tante generazioni; così come il radicchio rosso di Treviso bello grigliato. Certamente ne ha fatta di strada la nipote di Franco e Giannina Chieregati da Trecenta! Così tanta da portarla a New Orleans! E’ motivo d’orgoglio per il Polesine che laggiù si mangia l’insalata di riso del Delta del Po insieme ai vini italiani.
Gianna molto bene