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Gli gnomi in Polesine, una storia antica

Gruppo Di Gnomi

Gli gnomi in Polesine, tra l’altro sono presenti nel libro “Racconti Ritrovati del Re Adriano” di Giovanni Borghese, che parla proprio degli Gnomi in Polesine.

Gli gnomi in Polesine

In modo particolare, si narra nello specifico di quattro Gnomi Arcani: Raudigo, Caleigo, Veimena e Atra. Questi Gnomi sono strettamente collegati e riconducibili al mito fondativo del Re Adriano (o Atrio) e del Bombasìn; altro personaggio importante e leggendario folckloristico delle zone della Bassa Veneta. Dal testo di Giovanni Borghese, si descrive il mondo degli gnomi, come una dimensione popolata da esseri, o meglio spiriti naturali.

Sono al tempo stesso la personificazione dei miti e dei racconti di un luogo. Insomma sono creature della natura che amano e difendono. Attraversano le ere, i millenni e portano la loro infinita sapienza e saggezza. Tutto questo mondo riporta attraverso parabole e giravolte, alla magia. Il termine gnomo appare tuttavia con Paracelso. Siamo a fine del ‘400 quando esce il suo “Liber de nympys, pygmaeis et salamandris”. Proprio Paracelso, cita gli gnomi, considerandoli spiriti della terra e del sottosuolo.

Folletti elfi e fate

Sosteneva che potessero spostarsi all’interno del terreno con la stessa facilità con cui gli uomini camminano sopra di esso. Inoltre, sempre secondo Paracelso, i raggi del sole hanno il potere di trasformare gli gnomi in pietra. Forse questa diceria, ha dato vita agli gnomi di gesso moderni che si dice si debbano riportare nei boschi per liberarli, chissà! In ogni caso, talune fonti confondono anche gli gnomi con altre creature fantastiche tipiche dei boschi, come i folletti, gli elfi e i goblin.

Creature delle acque, fate, entità della natura, tutto un mondo relegato nelle foreste più selvagge e fitte. Nel folklore europeo, gli gnomi, detti piccolo popolo o erroneamente anche folletti sono creature fatate simili a uomini minuscoli. L’iconografia li vuole sempre con un cappellaccio rossastro e con una folta barba. Si favoleggia molto della conoscenza delle erbe spontanee medica mentali.

Gli gnomi in Polesine e nella letteratura

Così come dell’aiuto degli gnomi custodi dei boschi, che aiutano volpi e lupi azzoppati e fanno delle propedeutiche marmellate di sambuco o di rosa canina. Vediamo comparire gli gnomi nelle fiabe della tradizione di molti racconti. Sono vecchietti, minuscoli e burberi, ma agili e furbi. Liberano un ruscello ostruito, curano un albero malato e tramandano un sapere misterioso e antico.

Uno dei testi moderni più celebri sugli gnomi è il libro Gnomi (Leven en werken van de Kabouter) pubblicato nel 1976 dall’illustratore naturalistico olandese Rien Poortvliet e di Wil Huygen. Egli ricalca taluni fatti e descrive minuziosamente usi e costumi, corredando la sua opera di illustrazioni che sono entrate nell’immaginario collettivo come rappresentazioni tipiche e rassicuranti.

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Gli gnomi in Polesine, una storia antica ultima modifica: 2022-11-05T09:00:27+01:00 da simona aiuti

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