Storie dell’Adriatico, tante, piene di fascino, come quella dell’isola delle Rose a cui è stato anche dedicato un film. Affacciati lungo il grande fiume, un po’ tutti guardiamo all’Adriatico, custode muto di tantissime storie come questa.
Storie dell’Adriatico
Qualcuno avrà sentito parlare della rocambolesca vicenda della “Repubblica Esperantista dell’Isola delle Rose”; una piattaforma di 400 m² eretta proprio nell’Adriatico, al confine con le acque territoriali italiane. Il protagonista assoluto di questa romantica e un po’ folle vicenda è l’ingegnere Giorgio Rosa. E così, il 1º maggio ‘68 autoproclama l’indipendenza di quella che anche se per pochissimo, è stata una micro nazione.
La dichiarazione dell’ingegnere è resa pubblica con una conferenza stampa. La piattaforma confina esclusivamente con acque internazionali, a eccezione del lato sud-ovest al limite delle acque territoriali italiane. Tuttavia, va detto che l’Isola delle Rose non è stata mai formalmente riconosciuta da alcun Paese del mondo come nazione indipendente. In ogni caso possiamo dire che l’Isola delle Rose ha avuto soltanto un abitante stabile, Pietro Bernardini; che naufraga in Adriatico dopo una brutta tempesta.
Isola delle Rose
Fortunatamente per lui, raggiunge la piattaforma dopo 8 ore in mare; e successivamente prende in affitto la piattaforma per un anno. La lingua ufficiale della micro nazione è l’esperanto, con un governo, una moneta e un’emissione postale. Il governo italiano non vede di buon occhio l’ingegnere; credendo che voglia fare affari nel turismo aggirando le tasse; dato che l’Isola delle Rose è facilmente raggiungibile dalla costa italiana.
Così nella primavera del 1968 inizia un brulicante traffico dalla costa verso l’Isola artificiale; destando crescente preoccupazione da parte delle forze dell’ordine italiane. La piattaforma non è quindi cosa da poco. Parliamo di una struttura che alla fine avrebbe avuto 5 piani con bar, negozi, attività commerciali e hotel. Sta nascendo un’attrazione turistica per migliaia di persone. Ad un certo punto la piattaforma comincia sul serio a prendere forma. Le autorità dapprincipio provano a bloccare i lavori.
Repubblica Esperantista dell’Isola delle Rose
L’ingegnere però risponde piccato: “io non devo rispettare nessuna regola perché la mia piattaforma si trova fuori dalle acque territoriali italiane”. Alcuni a dire il vero temono che l’Isola delle Rose, diventi una sorta di Las Vegas; ovvero un peccaminoso luogo di perdizione. Nel frattempo però l’Isola delle Rose conquista la ribalta sulla stampa. Pare che la micro nazione abbia una propria piccola stazione radiofonica in onde medie; presumibilmente per sensibilizzare l’opinione pubblica. Partono imbarcazioni di turisti per andare solo a guardare l’Isola delle Rose.
Dunque la piattaforma diventa attrazione turistica ancor prima d’aprire al pubblico. Presto la Repubblica Italiana dispone un pattugliamento di motovedette della Guardia di Finanza e della capitaneria di porto vicino alla piattaforma, impedendo a chiunque, costruttori compresi, di attraccarvi; di fatto ottenendo un blocco navale. Dell’isola delle Rose si parla in tutta Europa. I giornali tedeschi si schierano dalla parte della micro nazione.
Storie dell’Adriatico e naufraghi
Forse pregustano di andare a villeggiare lì. Il clamore fa arrivare lettere, richieste di cittadinanza e proposte d’acquisto per spazi sull’isola. La piattaforma è idricamente anche indipendente per via di una falda d’acqua potabile. C’è un bar, un negozio di souvenir, un ufficio postale e una banca. Inoltre sull’isola all’epoca vive stabilmente la coppia che gestisce il bar e un custode. Infine, 55 giorni dopo la dichiarazione d’indipendenza, una decina di pilotine della polizia con agenti della Polizia, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza; circondano la piattaforma e ne prendono possesso, senza alcun atto di violenza. Il “Governo della neo Repubblica, invia un telegramma al Presidente Saragat per lamentare “la violazione della relativa sovranità e la ferita inflitta sul turismo locale dall’occupazione militare”, venendo ignorato. Finisce così un sogno. L’Isola delle Rose è demolita nel febbraio 1969 cadendo nell’oblio. Nel 2009 si rinvengono resti della struttura dell’Isola delle Rose.
© Riproduzione riservata
Il film è bellissimo!!