Il mito di Fetonte a Crespino sopravvive dalla leggenda - itCrespino

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CULTURA MITI E LEGGENDE

Il mito di Fetonte a Crespino sopravvive dalla leggenda

il mito di Fetonte a Crespino - Fetonte che cade

Il mito di Fetonte è legato a Crespino dalla notte dei tempi. Fetonte riguarda una delle più antiche leggende del paese di Crespino, una figura della mitologia greca, che è anche raffigurata nello stemma del paese.

Il mito di Fetonte a Crespino

Il mito di Fetonte è dunque raffigurato storicamente nel gonfalone di questo comune del Polesine. Fetonte, era figlio di Elio, il dio del sole e della Oceanina Climene. La leggenda narra di questo giovane, ritratto in molti dipinti di pregio, caduto proprio nelle vicinanze di Crespino. Questa rocambolesca caduta sarebbe avvenuta a pochi chilometri dal delta del fiume Po.

il mito di Fetonte a Crespino - Carro del sole

In principio Fetonte ricevette una grave offesa da Epafo, il quale disse che il giovane non fosse davvero figlio del dio del Sole. Fetonte, piangendo, scosso per l’affronto subito, supplicò la madre Climene di dargli l’opportunità di dimostrare davvero da chi discendesse. Fetonte pregò la madre di consentirgli di mettersi almeno una volta alla guida del carro solare, per dimostrare il suo valore. La madre, mossa a compassione, chiese al Sole se il giovane figlio potesse guidare il carro solo per una sola volta. Elio acconsentì alla richiesta del figlio.

Il carro del sole

Tuttavia lo avvertì della grande difficoltà nel tenere il giogo degli imponenti cavalli. Fetonte, esuberante nella sua giovinezza, desideroso di fornire prova del suo valore, salì sul carro spavaldo, ignorando le parole prudenti di Elio. Il giovane bramoso, iniziò il suo volo, ma i cavalli recalcitranti s’imbizzarrirono, avvicinandosi troppo alla sfera terrestre, causando incendi e molta siccità.

il mito di Fetonte a Crespino - Fiume Po
il fiume Po

Zeus in persona, dovette intervenire per evitare la distruzione della terra, scagliando improvvisamente una saetta. Fetonte allora cadde improvvisamente finendo nel fiume Po. Disperate accorsero le Eliadi, sorelle di Fetonte, che iniziarono a piangere calde lacrime. Zeus, mosso a compassione, decise di fermare nel tempo il loro dolore trasformandole in pioppi, e le loro lacrime in ambra. A Crespino sopravvive ancora questa leggenda, da cui nasce la denominazione della piazza principale del paese. La piazza si trova di fronte alla Chiesa dei SS. Martino e Severo.

Lo stemma di Crespino

Lo stemma che riproduce il mito di Fetonte, è di forma ovoidale e vede raffigurato il giovane incoronato che precipita improvvisamente nelle acque del Po; dopo aver perduto le redini dei cavalli. Lo stemma nel tempo ha subito varie modifiche. Il più antico e noto è quello inciso sui fascicoli delle Leggi di Napoleone conservate nell’archivio comunale. Nel 1868 ci fu un’ulteriore variazione, grazie alle indicazioni fornite da Francescantonio Bocchi di Adria.

il mito di Fetonte a Crespino - Stemma Di Crespino

Il nuovo stemma fu messo sull’entrata del Comune. Infine, nel 1904 venne rifatto ancora una volta dal Professore Migliorini e rimase lo stemma definitivo del comune. Lo stemma è contenuto nello scudo araldico sorpassato dalla corona turrita approvata dalla R. Consulta Araldica, riguardo ai comuni superiori ai tremila abitanti con disposizione del 4 Maggio 1870. Lo scudo ha nella parte inferiore un nastro con  scritta latina del poeta Marziale: “Phaetontei Arva Padi” (le terre del Po fetonteo).

Il mito di Fetonte a Crespino sopravvive dalla leggenda ultima modifica: 2019-07-03T09:00:01+02:00 da simona aiuti

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