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INTERVISTE STORIA

Napoleone contro Crespino, un libro scritto a quattro mani

Napoleone contro Crespino - Truppe Napoleoniche durante la battaglia

Napoleone contro Crespino, presentato venerdì 9 luglio, dalle ore 21.00 in Piazza Fetonte. “Alla periferia dell’impero 1813 – 1821″ di M. Romanato e M.L. Mutterle.

Napoleone contro Crespino

Presentato il libro scritto da Maurizio Romanato e Maria Lodovica Mutterle. A quanto pare, la collaborazione, iniziata già qualche anno fa con il volume “Un imperatore a Rovigo”; edito da Apogeo, continua oggi con il testo dal titolo “Alla periferia dell’Impero (1813-1821)” continua.

Napoleone contro Crespino - Napoleone Contro Crespino la locandina

Certamente il libro fa parte della collana “èstra saggistica” e racconta come una piccola città sia diventata capoluogo di una nuova provincia alla periferia dell’Impero asburgico. Da queste parti, ovvero nel Polesine, luogo in cui per alcuni giorni si era trasferito l’imperatore Francesco I durante la visita ufficiale a Rovigo. Dopo così tanto tempo, sopravvivono le gesta, epiche o meno, di un esercito che cambiò molte cose in queste terre. Nel libro è stata effettuata un’analisi approfondita; partendo dagli eventi di un decennio; in cui la città e la sua provincia vennero costruite e trasformate.

Federico Manfredini

Talvolta la storia passata, sembra in movimento, infatti, nuove ricerche e nuovi elementi si aggiungono e ampliano una documentazione; che non è una ristampa. Erano stati chiesti proprio degli approfondimenti. Si aggiungono elementi importanti che contribuiscono a formare meglio un quadro storico. Importante la figura dell’illuminista rodigino Federico Manfredini che diventa precettore del futuro imperatore Francesco I; intrecciando con lui stretti e contrastanti rapporti legati alla grande politica, da Napoleone a Metternich. Manfredini è stato anche ministro nel Gran ducato di Toscana.

Napoleone contro Crespino - Napoleone nella sua classica posa

Approfondendo le ricerche, troviamo tanta carestia, e ironia della sorte, chi non voleva all’epoca far vaccinare i figli per il vaiolo. Ciò accadeva, anche se le autorità s’impegnavano molto per questo. Dalle ricerche emergono all’epoca le rapine in villa, i ristori che la gente chiedeva per la carestia come accade oggi per la pandemia. Ma anche i pagamenti ritardati da parte della pubblica amministrazione.

Carboneria

E poi la Carboneria che qui ha un ruolo assolutamente focale. Nel 1821 Rovigo è occupata dall’esercito, per andare a soffocare i moti di Napoli. Abbiamo la prima insurrezione liberale ed è questo un affresco per capire i primi dieci anni della Restaurazione. La rivolta fece infuriare Napoleone e di conseguenza la repressione fu molto forte. Poi ci fu il banditismo. Tantissimi non volevano affatto andare in guerra ed erano letteralmente dei “renitenti alla leva”. Tutti questi uomini per l’autorità erano dei banditi a tutti gli effetti.

Napoleone contro Crespino - Soldato napoleonico

Al contempo, le autorità avevano legato le mani alla chiesa, togliendogli di fatto moltissime funzioni. Così il potere religioso, indebolito non poteva più soccorrere e prestare assistenza. Non ci dimentichiamo quanto lavorava capillarmente, anche se nel pericolo, la Carboneria. E’ stato nel Lombardo Veneto che c’è stata di fatto la prima cospirazione che fece da detonatore per buona parte d’Italia.

Napoleone contro Crespino, un libro scritto a quattro mani ultima modifica: 2021-07-13T11:31:10+02:00 da simona aiuti

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