Mary e la leggenda della casa diroccata, che ancora sopravvive. La casa, o meglio il rudere cadente che ne resta ha un certo fascino. Questa dimora dall’aria un po’ fascinosa, sorge proprio a pochi metri dalla piccola e stretta stradina che s’insinua negli anfratti; al confine tra Trecenta e Canda.
Mary e la leggenda della casa diroccata
Vediamo subito con occhio attento, ai lati tanta boscaglia un canale, che suscita subito attenzione e poi capirete il perché. La casa è davvero ormai cadente, ma nessuno si avvicina troppo, non ci sono recinzioni, transenne o cartelli; sembra che i locali si tengano ben lontani da qui. Eppure nonostante sia malmessa la dimora è ancora in piedi e anche questo sembra davvero strano; come se si opponesse al naturale corso della natura che tutto prima o poi divora.
Sembrano stridere con il tutto e colpiscono subito le belle e eleganti colonne di marmo. Bellissime nella loro decadenza, snelle e quasi non attaccate dal degrado. Tuttavia, sembra che i muri siano stati letteralmente sbranati, sfondati, depredati da invisibili artigli. Il pavimento è quasi impraticabile, ingombro di ogni genere di macerie, quasi del tutto nascosto, quindi senza tracce, orme e vestigia di uomo.
Leggende polesane
Sembra che il soffitto debba del tutto crollare da un momento all’altro. Le travi sembrano delle ombre, carbonizzate da un incendio. Sopravvivono anche le scale, o parti di esse, del tutto impraticabili; poiché sono malmesse e pericolanti. Come dicevamo, tanti si tengono alla larga da molti anni e non si stenta a crederlo. Attorno alla casa di Mary, sopravvivono molte leggende, alcune inquietanti. Si parla ancora di Mary come di uno spirito dei boschi, come di una ninfa.
Si dice anche che sua madre fu uccisa perché accusata di stregoneria. Voce di popolo, narra che poi la figlia rimasta sola, incontrò l’amore in un pittore. La sfortuna si accanisce e quest’uomo muore nella guerra di Crimea. Aggirandosi anche fuori da questa casa diroccata, si intravede chiaramente anche un fienile anche lui oggi del tutto fatiscente. Aleggia uno strano silenzio, immobile, senza vento.
Case diroccate
L’insieme è davvero immobile e con un odore che ricorda qualcosa di pesante, profondo e il freddo scende lungo la schiena. Tutto è inquietante oltre che decadente. Si comprende che nessuno si avvicini, perché ci sono molti altri racconti che gelano il sangue; e tutti aleggiano attorno alla bambina, Mary. Si dice che sia stata murata viva in una delle stanze di quel che resta della casa. Forse per questo molte pareti sono sventrate; qualcuno cercava tracce. Altre storie parlano invece di una bimba di 9 anni che cadde mentre correva dietro una palla. Si dice che annegò nel piccolo corso d’acqua. Aleggerebbe da queste parti proprio il fantasma di questa piccina, che comparirebbe all’improvviso durante certe notti fra aprile e giugno. Sembra che l’abbia vista un camionista, in una notte buia e lattiginosa. L’uomo la vide distintamente. Era bionda, muta, e aveva addosso l’abituccio liso e limaccioso della Comunione.
Fantasmi in Polesine e Mary e la leggenda della casa diroccata
Non aveva le scarpette, ma piedi bianchi e nudi. Le mani ossute stringevano una palla molto rovinata. Il camionista la vide quasi sospesa a mezz’aria; pallidissima, diafana, e con quel velo liso e vecchio, sembrava appartenere ad un’altra dimensione. La leggenda sopravvive ancora attorno alla casa rurale semidistrutta che sorge lungo la strada di Pissatola. Ci allontaniamo dalla casa e dalla zona, con un senso di tristezza e l’orecchio si tende ad un mormorio, ma forse è solo la suggestione.
Fonte foto di copertina – pag Facebook Tesori nascosti
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Molto interessante!