Tra la nebbia e le campagne della Pianura Padana, dove i Veneti e gli Etruschi si insediarono, lungo la riva del fiume Po, si trova Crespino. Un luogo incantato, con edifici magici che da secoli guardano il trascorrere del tempo.
Passeggiando per le vie mi immagino le vicende che resero il paese così tanto importante che il suo splendore brillerà per sempre.
Tra le mura di quei monumenti; tesori ci svelano il nobile passato, costellato di tenebrose storie di guerra (veneziani vs ferraresi), di insurrezioni (contro Napoleone I), di rivolte (la “Boje”) e di menti rivoluzionarie (carbonari).
Oltrepassando la maestosa facciata della chiesa arcipretale, si rimane esterrefatti dallo sforzo settecentesco che ci circonda. Opere di Alberto Mucchiati, Gaetano Gandolfi, Benvenuto Tisi ed Ippolito Scarsella. Proprio alla base della tela d’altare dello “Scarsellino” si colloca un fonte battesimale spesso inosservato, eppure…
Il fonte battesimale
Il fonte battesimale è una vasca in marmo bianco, finemente scolpito dagli artigiani del nobile Giulio Della Rovere.
Il battezzatoio poggia su una base esagonale che porta davanti uno stemma con una rovere e un’aquila sormontata da un cappello cardinalizio. A sinistra un altro emblema araldico con un leone rampante con stilo e tre stelle e a destra un terzo scudo sormontato da un arciere.
Stemmi del fonte battesimale
Gli stemmi rappresentano la famiglia Della Rovere e la famiglia Cattabeni. Nella parte posteriore del battistero vi sono incise due scritte in latino: Francisco Cattabeni Ferariensis huius Ecclesiae Rectore (Francesco Cattabeni, parroco di questa chiesa ferrarese) & Frorisempronii Die XVII Marti MDLXXVII (Fossombrone 17 marzo 1577).
I Cattabeni a Crespino
Crespino nella seconda metà del 1500 ebbe un parroco di nome Francesco Cattabeni . La storia narra che provenisse da una famiglia nobile di origine ferrarese, che si trasferì a Fossombrone nel 1500 per collaborare con la signoria Della Rovere. I paramenti del sacerdote erano completamente rivestiti di fili d’oro e pietre preziose.
Francesco Cattabeni prima di diventare parroco fu segretario del nobile cardinale Giulio Feltrio Della Rovere che donò al parroco il fonte battesimale in simbolo di ringraziamento per l’operato svolto.
Giulio Feltrio Della Rovere
Nato a Urbino nel 1533, fu nominato cardinale da Papa Paolo III a soli 14 anni e dodici mesi dopo divenne vescovo di Urbino. Partecipò alle elezioni di papa Giulio III, Marcello II, Paolo IV, Pio IV, Pio V e Gregorio XIII. Nel 1560 divenne amministratore apostolico di Vicenza e successivamente arcivescovo di Ravenna nel 1566. Pochi mesi prima di morire fu nominato arcivescovo di Urbino. Morì a Fossombrone il 3 settembre 1578 all’età di 46 anni.
Dinastia del cardinale Feltrio
La bisnonna del cardinale Feltrio era Teodora Manirola, nonché madre di papa Giuliano della Rovere (Giulio II) di conseguenza Giulio Feltrio Della Rovere era pronipote del Santo Padre. La dinastia Della Rovere ebbe un altro papa noto come Sisto IV, nipote di Giulio II.