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CIBO MEMORIA

Il Polesine nel cibo ricorda Natali poveri ma ricchi di valori

Il Polesine nel cibo - tagliere di Salumi e formaggi

Il Polesine nel cibo, a Natale soprattutto, con la sua socialità e la sua religiosità sviluppatasi nel tempo, nel suo lungo viaggio storico, sa vivere forse come pochi altri luoghi, lo spirito del Natale. Ancora resiste il ricordo di quel Natale del 1951, piuttosto povero e senza molte risorse. Eppure in quella povertà, si sapeva rivivere l’emozione della mangiatoia. Le immagini in bianco e nero con un agnellino e poche candele, dicono tutto.

Il Polesine nel cibo

Questa terra, protagonista tra fatti ed eventi dolorosi e sferzanti, che lo hanno caratterizzato nei secoli, sa stringersi, specie nei tempi più duri e tenere insieme la famiglia. La tavola sovente oggi è caratterizzata da un menù che rimanda a a quei tempi, con piatti poveri, ma che “sanno di storia”. La famiglia polesana dei giorni di festa, mette insieme il classico tagliere di salumi e formaggi locali.

Il Polesine nel cibo - Focolare di un tempo

Sulla tavola delle feste veneta, è come dicevamo d’obbligo un bel tagliere di salumi e formaggi prodotti localmente! Tra le eccellenze della nostra regione; ricordiamo ad esempio la soppressa vicentina, oppure il ben noto prosciutto veneto Berico Euganeo, re della tavola. Tra i formaggi prodotti in questa nostra regione, invece, non possiamo non citare l’Asiago; oppure la Casatella trevigiana, o perché no il Grana padano e il Montasio. Rimandando a tempi antichi, vivere e allevare gli animali, consentiva di avere molto latte.

Tagliere di insaccati e formaggi

Un certo quantitativo di latte, significava avere proteine, anche nei tempi più duri, poiché i formaggi si stagionavano bene, per via della conformazione delle cascine. La stessa cosa valeva anche per i salumi. Ancora oggi a Natale, questi prodotti, sono una tradizione immancabile. Un altro piatto che un tempo si considerava povero è la polenta. Anticamente, sovente, c’era solo quella da mangiare. Oggi invece in mille rivisitazioni, come la polenta grigliata con salsiccia, è sempre presente per le feste.

Il Polesine nel cibo - Attrezzi di lavoro in cascina

E’ un po’ un antipasto tipico delle tavole venete per ricordare; servita a fette grigliata, con salsiccia luganega arrostita e magari con bei funghi trifolati. Già, ma non è festa se poi manca il baccalà mantecato, forse tra le tradizioni più radicate. Il baccalà, o stoccafisso come lo definiscono sempre i veneti; è un piatto che a Natale non può proprio mancare!

Sarde in saor

E’ giusto ricordare da dove veniamo. Il baccalà mantecato si cuoce a lungo nel latte, e si può servire  sia come antipasto che come secondo. Anche in questo caso, si metteva a frutto ciò che si aveva in abbondanza.

Il Polesine nel cibo - tipico Pesce Stoccafisso

Si mangiava di magro e si rispetta ancora oggi la tradizione, mangiando pure le sarde in saor.  Ecco, anche questo è un piatto tipico veneto; che è tuttavia in grado di esaltare il sapore di un piccolo pesce azzurro che si trovava a buon mercato. Le sarde appunto, si condivano e si condiscono ancora con cipolla, aceto, uvetta e pinoli, che conferiscono loro un caratteristico sapore agrodolce. Certamente oggi le tavole sono molto più ricche, ma tra panettoni e dolci vari, questi piatti poveri fanno intenerire il cuore come tradizione immancabile.

Il Polesine nel cibo ricorda Natali poveri ma ricchi di valori ultima modifica: 2021-12-21T09:00:25+01:00 da simona aiuti

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Julieta B. Mollo

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Simona

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