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Giacomo Matteotti, figlio illustre di Fratta Polesine

Giacomo Matteotti - Veduta Di Fratta Polesine da ovest

Giacomo Matteotti nasce a Fratta Polesine, il 22 maggio 1885. E’ stato un  un politico, giornalista italiano; appartenente al segretario del Partito Socialista Unitario, di cui era segretario.

Giacomo Matteotti

Matteotti si distinse per una presa di posizione molto ferma in parlamento, per via del momento politico italiano che vigeva in quel periodo. Denunciò brogli elettorali, nonché il clima di violenzache si stava stagliando in Italia. Parlò con chiarezza di indagini sulla corruzione del governo; in particolare sulla vicenda delle tangenti della concessione petrolifera alla Sinclair Oil. Tali prese di posizione severe, lo misero proprio il giorno in cui scomparve.

Giacomo Matteotti - Matteotti con alcuni colleghi
Giacomo Matteotti al centro

Il giorno in cui scomparve, Matteotti avrebbe dovuto presentare un nuovo discorso alla Camera dei deputati, dopo quello sui brogli del 30 maggio; in cui avrebbe rivelato le sue scoperte riguardanti uno scandalo finanziario importante. Il corpo di Matteotti fu ritrovato circa due mesi dopo dal brigadiere Ovidio Caratelli. Il 3 gennaio 1925, di fronte alla Camera dei deputati, Benito Mussolini si assunse pubblicamente la “responsabilità politica, morale e storica” del clima nel quale l’assassinio si era verificato.

Ginnasio Celio di Rovigo

La famiglia Matteotti era originaria della Val di Paio, in Trentino. Il nonno del noto politico infine si trasferì a Fratta Polesine, dove poi nacque il nipote. Mentre Girolamo Stefano, madre del noto politico, portò avanti e allargò l’attività paterna di commerciante in ferro e rame. Investì i profitti in case e in terreni; raggiungendo un’invidiabile posizione economica. All’epoca ci fu un’accusa verso il padre di giacomo Matteotti, dalla parte della stampa cattolica locale; per aver costruito la sua fortuna prestando denaro a interesse, ma mai provata.

Giacomo Matteotti - Casa Natale Di Matteotti
casa natale – museo di Giacomo Matteotti

Comunque, il 7 febbraio 1875 Girolamo sposò Lucia Elisabetta Garzarolo, chiamata comunemente Isabella. Ebbero sette figli, quattro dei quali morirono in tenera età: degli adulti, Giacomo Laurofu il secondo, dopo Matteo e prima di Silvio. L’unico a sopravvivere ai fratelli, morti ancor giovani di tisi. Tutti i giovani Matteotti si impegnarono in politica nelle file del Partito socialista, seguendo l’esempio del padre.

Poetessa Velia Titta

Quest’ultimo era stato consigliere comunale di Fratta Polesine. Girolamo morì a Fratta nel 1902. Giacomo Matteotti frequentò il ginnasio “Celio” di Rovigo e fu compagno di classe del suo futuro avversario politico cattolico, Umberto Merlin. Si laureò in Giurisprudenza all’Università di Bologna; dove entrò in contatto con i movimenti socialisti, nei quali divenne ben presto una figura di spicco.

Giacomo Matteotti - Tomba Di Matteotti con tricolore
fonte foto – Threecharlie – CC BY-SA 3.0

Durante la prima guerra mondiale, in cui non fu arruolato in quanto unico figlio superstite di madre vedova; si dimostrò un convinto sostenitore della neutralità italiana. Le sue posizioni antimilitariste e l’attivismo contro la guerra gli costarono l’allontanamento dal Polesine per tre anni. Subì il confino in una zona montagnosa vicino Sposò civilmente con rito solo civile la poetessa romana Velia Titta; sorella del baritono Titta Ruffo. Mentre era ancora in Sicilia; nacque a Roma il figlio Giancarlo, che seguì le orme del padre dedicandosi alla politica.

Casa museo di Giacomo Matteotti

Tornando alla terra del Polesine, tra corsi e ricorsi storici, dopo la scomparsa dei figli di Matteotti; la casa di famiglia nel piccolo paese di Baia Polesine, è rimasta chiusa al pubblico. Per molti anni è rimasta in stato di abbandono. Soltanto negli anni 2000 si è avviata un’importante opera di recupero di ambienti e mobili; a opera dell’Accademia dei Concordi di Rovigo, proprietaria della casa. Ma anche del Comune di Fratta Polesine, che ne ha tuttora la gestione. Nell’aprile 2012 l’abitazione ha riaperto al pubblico al termine dei lavori di restauro; diventando Casa Museo Giacomo Matteotti. L’edificio ospita al piano terra e al primo piano una ricostruzione fedele degli ambienti così come si presentavano negli anni 1920; completi di mobili e cimeli di famiglia restaurati in maniera conservativa. Il secondo piano ospita una mostra fotografica e multimediale; sulla vita e il martirio del deputato.

Polesine

La villa, che è il centro delle celebrazioni che ogni 10 giugno si svolgono a Fratta Polesine, è dal 2018 monumento nazionale per volere del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La Casa museo è dotata di un comitato scientifico; che ha promosso la creazione di un sito web nel quale vi sono gli scritti di Matteotti; discorsi politici, testi giuridici, saggi economico-sociali, del fratello Matteo e della moglie Velia Titta. Così come molte testate di giornale relative ai mesi del rapimento e dell’assassinio. Inoltre c’è anche un’ampia antologia di studi sul Polesine tra secondo Ottocento e primo Novecento; cioè sull’ambiente in cui Matteotti visse e operò.

Giacomo Matteotti, figlio illustre di Fratta Polesine ultima modifica: 2022-05-31T09:00:52+02:00 da simona aiuti

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Gerardo Ferlaino

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