Dìsime la vostra, che mi o dito la mia, presto a Crespino. Il Veneto si sa, è una terra a grande vocazione cinematografica, per non parlare poi nello specifico del Polesine, che sa ben dire la sua.
Dìsime la vostra, che mi o dito la mia
La grande tradizione polesana legata al cinema, va molto indietro nel tempo, all’epoca dei film in bianco e nero; che tra l’altro, fecero la fortuna delle “mondine”, e di quel filone della coltivazione del riso. Un’epoca che non esiste più; tuttavia la tradizione evoca molto i “bei tempi andati”.
E’ il caso ad esempio della nuova opera cinematografica della regista Anita Gallimberti; che dimostra e si conferma di gran talento su questo bel territorio. A quanto pare, dopo il successo de “El canfin de vero”, ecco un nuovo film, che sembra mantenere ciò che promette. Non è stato un “paeto facile”, anzi, per i tempi del cinema contemporaneo, questa è stata una lavorazione lunga. Il girato è durato circa otto mesi di lavorazione; frutto di tanta passione e volontariato, per raccontare tradizioni che non devono perdersi. Esce quindi in prima nazionale “Dìsime la vostra, che mi o dito la mia”.
Cinema polesano
Un titolo dialettale piuttosto accattivante. La proiezione ufficiale avverrà venerdì 31 maggio alle 21 all’auditorium “Saccenti” di Adria, città natale della regista. La pellicola, 56 minuti, è della Delta Production dell’associazione culturale “Batticuore” e gode del patrocinio della Regione Veneto. La colonna sonora invece, è stata composta dal musicista Marco Ferrarese. Musiche anche di Giovanni Pezzolato e Sergio Salmi dei Bontemponi.
Le riprese ed il montaggio sono di Anita Gallimberti e Francesco Pedrocco. All’opera si sono impegnati nella lavorazione, 82 personaggi; non pochi, tra interpreti e comparse, anche una bambina, Bianca Giovannini di tre anni. Non è mancato un gatto nero e 16 lettori di filastrocche locali tradizionali. Immancabile la collaborazione del gruppo folkloristico “Bontemponi” di Bottrighe. La pellicola dura quindi quasi un’ora. Le riprese sono state effettuate in moltissimi luoghi del Polesine e anche fuori provincia tra Chioggia, Civè, Monselice e Sanguinetto.
Dìsime la vostra, che mi o dito la mia a Crespino
Orbene il Comitato della biblioteca di Crespino, propone “Serata al Cinema”, per proporre appunto questa pellicola polesana. Non poteva mancare una proiezione qui a Crespino, poiché la nostra località è stata una delle “location”, in cui si è girato; grande onore cittadino. Tutti allora nella Sala del Poilivalente, il 27 maggio alle ore 21:00 per assistere ad una prima locale.
Nel film storie di mistero, leggende e superstizioni nelle credenze popolari. Streghe, fantasmi, principi e principesse, folletti e orchi dell’immaginario popolare, fanno da sfondo nei racconti del cantastorie Tunin (Roberto Marangoni), che girovagava in Veneto. Nella pellicola anche la rievocazione del Torototela (Paolo Rigoni), personaggio degli anni 30 e del venditore del calendario del El Pojana.